conoscere e valorizzare le eccellenze del territorio.
Le iniziative, realizzate in collaborazione con l'Istituto per la cultura slovena e la Pro
Loco delle Valli del Natisone, hanno toccato l'Agriturismo Monte del Re.
Il tema dell'incontro mulltimediale è stato lo zafferano bio delle Valli.
L'Agriturismo offre la possibilità di un soggiorno indimenticabile, con alloggi ( 5 nuovissimi appartamenti di cui uno predisposto per accogliere persone diversamente abili.Tutti gli appartamenti sono strutturati con una zona notte con posti letto singolo o matrimoniale, antibagno e bagno con doccia, e una zona giorno dotata di un angolo cottura e di un divano/letto matrimoniale.
Gli alloggi inoltre presentano esternamente un terrazzo con giardinetto che offre la possibilità di accedervi autonomamente), ristorazione (i menù proposti non solo sono un piacere per il palato ma anche cultura, dialogo con la natura e con i luoghi. La cucina segue le stagionalità e i sapori del territorio ), servizi (Fattoria didattica,Aula multimediale, Monte del Re in Bici) e attività sportive.
Andrea Tanda è il sardo che ha saputo coltivare e proporre lo zafferano in queste terre
di confine.
"Il
fiore di Zafferano, così prezioso e delicato, cresce nella nostra
azienda sita nelle Valli del Natisone in un ambiente puro e
incontaminato, dove la tradizione ed il rispetto per la terra è ancora
un Valore essenziale."
A convivio tre piatti eccellenti, con la partecipazione dell'Agriturismo Pestrofa di
Cedron, per degustare un piatto di trota per davvero sopraffino.
Non potevano mancare i vini dell'azienda agricola Vignaioli Toti di Prepotto.
Tre bianchi, per i palati esigenti : il friulano, la ribolla e lo chardonnay (che è stata una
autentica rivelazione).
"Da
generazioni la famiglia Toti persegue con impegno e determinazione
l'obiettivo di valorizzare la produzione vitivinicola attraverso
innovative tecniche di vinificazione e nella continuità dei valori e
delle tradizioni tramandate dai padri.
Ecco
allora che, ormai cinquant'anni fa, l'amore e la passione per la
propria terra ed il proprio lavoro, portano Giuseppe, a salvaguardare
con lungimirante caparbietà un vitigno autoctono, quale lo
Schioppettino, che stava ormai scomparendo.
convinto
delle potenzialità di questo vino si dedica con instancabile tenacia ad
esaltarne le caratteristiche organolettiche e valorizzare la sua
tipicità.
questa felice intuizione lo porta a farsi conoscere dagli estimatori e a farsi spazio tra i produttori.
L'impegno
delle nuove generazioni è quello di proseguire questo cammino di
valorizzazione e salvaguardia dell'ambiente, per questo le scelte
riguardanti la coltivazione della vite rispettano i ritmi e le esigenze
della natura, senza esasperazioni, guardando ad antichi equilibri e
giusti rapporti fra nuove tecnologie e cultura rurale contadina."
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